
I salumi italiani sono sempre più magri
I falsi miti sono difficili da sfatare. Uno di questi è l’alto contenuto di grassi nei salumi. La realtà oggi è molto diversa. Scopriamo perché.
Spesso si pensa che consumare salumi porti ad un maggior apporto di grassi e quindi ad un colesterolo più alto. In realtà, oltre a non dovere demonizzare il colesterolo, dato che anch’esso è importante per la nostra salute nelle giuste quantità, i salumi italiani oggi sono molto meno grassi di un tempo. La maggior attenzione alla salute da parte dei consumatori ha indotto i produttori di carni e salumi a rendere il loro prodotto finale sempre più magro, salutare e sicuro. Tanto che la carne suina dagli anni ’80 ha ridotto il contenuto di grassi di circa il 30%.
Il vantaggio di salumi più magri è di ottenere un prodotto più sano e nutriente senza perdere gusto, grazie alla forte riduzione di “colesterolo cattivo” e di grassi saturi. Andando a vedere più nel dettaglio, i dati elaborati nel 2011 da INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) e da ASSICA perla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari nel 2011 confermano che i salumi sono ancora più nutrienti rispetto al passato e migliori nel profilo nutrizionale, perché meno grassi, con meno colesterolo, meno sale e conservanti e maggiori quantità di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali.
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