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BusinessAndrea Lombardini: quella di Rondanini è “una storia per fetta”

Andrea Lombardini: quella di Rondanini è “una storia per fetta”

Andrea Lombardini Rondanini Salumi

Andrea Lombardini: quella di Rondanini è “una storia per fetta”

Insieme ad Annamaria Bruno e a Geppi De Beni, nel nuovo CdA di Rondanini Salumi c’è anche Andrea Lombardini, manager di area commerciale nel settore food da oltre 20 anni. Appassionato di ogni forma di retail e innamorato del food retail, abbiamo deciso di intervistarlo, chiedendogli prima di tutto cosa l’ha portato ad entrare nel CdA di Rondanini.

“Provengo da una famiglia bergamasca di grande tradizione in questo campo da generazioni, lavoro nel retail e studio il retail da sempre”, spiega Andrea: “Ho iniziato 30 anni fa come store manager, passando per gli acquisti, poi alla direzione operativa di reti di negozi. Oggi mi occupo principalmente di Centri Commerciali e Retail Park. Osservo e studio continuamente il retail da tanti punti di vista. Ho avuto la fortuna di incontrare una famiglia molto bella, quella di Annamaria, con una scintilla negli occhi, guidata dai valori. Oggi c’è chi lo definisce purpose, cioè essere parte di un progetto comune con un legame emotivo che traguarda degli obiettivi ampi. Non è solo business. Il che non è così frequente né scontato, soprattutto in un’azienda di piccole dimensioni”.

Vista l’esperienza in questo campo, chiediamo quindi an Andrea qual è secondo lui ad oggi la situazione delle vendite di salumi nella grande distribuzione italiana: “Potremmo scrivere un trattato”, risponde Lombardini: “Al di là delle analisi tecniche, la cultura gastronomica italiana è un asset pazzesco per chi produce questi prodotti. Abbiamo cento cucine e mille ricette. La Grande Distribuzione cerca di selezionare singoli pezzi, componendo un mosaico, che nel complesso restituisca un’immagine che soddisfi i propri clienti per fidelizzarli. Sono tantissime le leve in gioco e altrettanti i giocatori. Fare parte di quello spazio è difficile, ma in un sistema così ampio e vario si possono ancora trovare spazi.”

La Grande Distribuzione è in forte cambiamento”, precisa il manager bergamasco: “Moltissima, troppa concorrenza ovunque, e continua a perdere peso l’offerta generalista, polarizzandosi tra qualità e prezzo. È quindi obbligata ad abbracciare la rivoluzione digitale, che dopo la pandemia ha portato decisi cambi di abitudini. Dalle grandi evoluzioni-rivoluzioni nascono nuove necessità legate ai cambiamenti socio-comportamentali del consumatore. Un “new-normal” che dovrà trovare gli equilibri tra digitale, sostenibilità, cultura gastronomica e, last but not least, inflazione/prezzo”.

Vista allora la sua esperienza, tra i prodotti bio, senza glutine, premium ecc., quali sono i salumi Rondanini su cui ha più senso puntare oggi, considerati i gusti attuali dei consumatori? “Il consumatore è più informato e consapevole, esigente e attento nelle proprie scelte alimentari e non apprezza più prodotti generalisti, soprattutto per una piccola azienda che non può e non vuole fare tutto. Le segmentazioni più promettenti sono quelle che difendono a “denti stretti” la cultura gastronomica italiana, il prodotto e la filiera agroalimentare veramente, e non esercizi di marketing o di storytelling. Essere dimensionalmente più agili potrebbe diventare un vantaggio”.

Supermercati, servizi di consegna, gastronomie, boutique alimentari e ovviamente eShop: dove si possono trovare oggi i salumi Rondanini, e quali pensi siano i circuiti più adatti per le loro caratteristiche? “Spero a breve tutti”, conclude Andrea Lombardini: “A patto però che sposino la nostra filosofia: una storia per fetta!”

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